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L’ambasciatore Anna Maria Anders ha inaugurato il nuovo allestimento al Museo Astronomico Copernicano di Roma

Alla cerimonia hanno partecipato, insieme al presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Marco Tavani e al direttore del Museo Copernicano Lucio Angelo Antonelli, anche l’ambasciatore della Repubblica di Polonia Anna Maria Anders, la quale ha aperto la celebrazione con un discorso e ha poi inaugurato la riapertura del Museo con il taglio del nastro.

Alla cerimonia hanno preso parte inoltre i rappresentanti delle autorità, del Ministero degli Affari Esteri, del mondo scientifico, giornalisti e studenti, fra cui i licealisti del Collegio San Giuseppe – Istituto De Merode che confina con i Padri polacchi Resurrezionisti dove è custodita la famosa statua di Copernico eseguita da Tomasz Oskar Sosnowski.

Nel suo intervento l’ambasciatore ha sottolineato che la figura del grande astronomo non è solo patrimonio universale ma anche un esempio dello stretto legame plurisecolare che intercorre tra l’Italia e la Polonia. Ha ricordato che Copernico ha studiato a Ferrara, Bologna e Padova: “Da autentico uomo del Rinascimento applicò la sua intelligenza e il suo genio a diverse discipline: l’astronomia, il diritto, la matematica, l’economia, l’astrologia e persino la strategia militare. Era inoltre traduttore e medico,  e aveva rivelato anche il talento della pittura”. L’ambasciatore Anders ha inoltre sottolineato lo stretto legame tra il Museo Copernicano e la storia della Polonia, evidenziando che la sua storia rispecchia per alcuni versi il tragico destino della Polonia, scomparsa per 123 anni dalle cartine dell’Europa. Proprio un esule polacco, lo scienziato Artur Wołyński,  trovò asilo e ospitalità in Italia, e fu l’artefice della creazione di questo museo nel 1873, 400° anniversario della nascita di Copernico. I principali e più preziosi reperti provenivano infatti dalla sua ricca collezione che si articolava in libri, opuscoli, medaglie, dipinti, bassorilievi, monete, sculture in marmo, strumenti scientifici, mobili e vetrine legate direttamente o indirettamente all’attività del grande astronomo. L’ambasciatore ha anche ricordato che Wołyński ha fondato e guidato il museo, e allo stesso tempo ha promosso la storia e la cultura polacca.

Le suggestive ed estremamente interessanti sale espositive del museo inaugurato raccontano la storia delle scoperte astronomiche e dei relativi strumenti, dal Medioevo alle scoperte moderne. La sala più grande è dedicata alla collezione di cimeli copernicani, tra i quali si possono ammirare ad es. un ritratto di Niccolò Copernico dipinto da Henryk Siemiradzki e donato a questa istituzione dal pittore stesso, e tra le preziose stampe antiche la prima edizione del “De revolutionibus orbium coelestium”.

La programmazione del museo durante tutto l’anno prevede diversi progetti dedicati a Copernico, tra cui quelli didattici rivolti a ragazzi delle scuole italiane, e laboratori scientifici per gli studenti.

Info: https://www.gov.pl/web/italia/lambasciatore-anna-maria-anders-ha-inaugurato-il-nuovo-allestimento-al-museo-astronomico-copernicano-di-roma

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