Grandi emozioni, meravigliosi colori, gioia, energia: sul palcoscenico dell’Auditorium Parco della Musica la ricchezza della cultura polacca nelle tradizionali danze e melodie popolari eseguite da 150 artisti del corpo di ballo, coro e orchestra sinfonica.Il più famoso ensemble di danza e canto polacco ha regalato al pubblico della capitale uno spettacolo davvero unico. Una serata indimenticabile con cui l’Ambasciata di Polonia a Roma ha celebrato il 106° anniversario della riconquista dell’Indipendenza del Paese. Il concerto ha concluso inoltre l’anno commemorativo dell’80° anniversario della Battaglia di Montecassino in cui ebbero un ruolo cruciale i soldati del 2° Corpo d’Armata polacco guidato dal generale Władysław Anders.Una accoglienza calorosa e una lunga standing ovation per i 150 artisti del corpo di ballo, coro e orchestra sinfonica che in una sala stracolma si sono esibiti con una carrellata di melodie e danze più belle e famose del loro repertorio. A 60 anni dal primo concerto italiano, la famosa compagnia di canto e danza polacca ha rallegrato il pubblico con la sua giovinezza, vigore, entusiasmo e impareggiabili coreografie accompagnate dal virtuosismo dell’orchestra sinfonica di “Mazowsze”, diretta magistralmente dal maestro Jacek Boniecki.A salutare il pubblico romano l’ambasciatore Ryszard Schnepf. “Grazie per la vostra numerosa presenza – siamo oltre duemila persone a festeggiare stasera l’Indipendenza della Polonia in questa splendida cornice. La realizzazione di questo evento non sarebbe stata possibile senza l’impagabile collaborazione della Fondazione Musica per Roma” – ha detto il capo della missione diplomatica polacca a Roma.La Festa dell’Indipendenza della Polonia.La Festa dell’Indipendenza cade l’11 novembre ed è una data molto importante per i polacchi. E’ il giorno in cui si celebra l’anniversario dell’Indipendenza della Polonia, riconquistata nel 1918 dopo che per 123 anni il paese era scomparso dalla carta dell’Europa a causa delle spartizioni compiute da Austria, Prussia e Russia (1795). Nonostante la lunga perdita della sovranità e della libertà, il popolo polacco non ha mai perso il proprio carattere nazionale e le proprie tradizioni. Nel corso degli anni di oppressione i polacchi hanno sempre coltivato la propria identità e non hanno abbandonato il sogno di risurrezione, volendo fortemente la rinascita della loro Patria e lottando contro gli oppressori. Questa Festa nazionale è il simbolo della lotta che i polacchi hanno combattuto per molte generazioni.L’11 novembre 1918 venne firmato l’armistizio che metteva fine alla Grande Guerra anche sul fronte tedesco e quel giorno il Maresciallo Józef Piłsudski, comandante delle Legioni Polacche, prese il controllo della Polonia diventando il primo Capo del rinato Stato polacco. La data è perciò rimasta simbolica anche se ancora un anno di rivolte doveva passare perché fosse consolidata quella conquista e un ulteriore anno doveva trascorrere perché il Trattato di Versailles ratificasse i nuovi confini polacchi.